Storia della Danimarca
I ritrovamenti, portano a pensare che i primi insediamenti nei territori dell'attuale Danimarca risalgono al 130.000-110.000a.C per poi essere nuovamente ripopolata, dopo l'epoca del periodo interglaciale, a partire dal 12.500a.C circa.
L'età del bronzo è qui testimonita dalla presenza di numerosi tumoli sepolcrali nei quli sono stati rinvenuti numerosi manufatti.
Alcune popolazioni iniziarono a migrare verso sud dove entrarono in contatto con il popolo romano; questi iniziarono così a stringere rapporti commerciali, come dimostrano le monete romane ritrovate in territorio danese, e la zona fu soggetta alla forte influenza della cultura celtica.
La Danimarca venne colonizzata dalle popolazioni scandinave, conosciute come Dani o Danesi, attorno al V secolo d.C, le quali, probabilmente, si stabilirono proprio nella penisola dello Jutland per poi puntare alla conquista dell'Inghilterra.
Un'importante conquista venne fatta intorno al IX secolo, quando la Danimarca allargò i propri confini conquistando la Norvegia ed alcune regioni della Germania settenrionale per poi, qualche anno più tardi, giungere alla completa conquista della Gran Bretagna. Ma le mire espansionistiche del popolo danese continuarono anche nel corso del 1300, secolo in cui la Danimarca puntò alla conquista del Mar Baltico, e del 1400, quando sottopose al proprio controllo anche la Svezia.
Cruciali furono i secoli a seguire: attorno al 1523 la Svezia ottenne l'indipendenza ribellandosi alla dominazione straniera danese con la quale si scontrerà nuovamente nel corso del '600 per questioni religiose.
Attorno al '600, infatti, la Danimarca si convertì al protestantesimo entrando così in conflitto con la vicina Svezia che uscirà vincitrice dal conflitto. Conseguenza della sconfitta, fu la trasformazione della Danimarca in una monarchia assoluta.
All'inizio del'800 la nuova monarchia danese strinse un importante alleanza con Napoleone, ciò però, in conseguenza del trattato di Kiel, comportò la perdita della Norvegia in favore della Svezia in cambio dei possedimenti svedesi nella regione della Pomerania.
Ancora una volta, nel 1848 la politica della Danimarca subì una svolta radicale trasformandosi in monarchia costituzionale, grazie anche alle spinte nazionaliste e liberali danesi.
Gli scontri con Austria e Prussia della seconda guerra Schleswig (1864), portarono ad una nuova sconfitta della Danimarca che, questa volta, si vide costretta a cedere gran parte dello Schleswig-Holstein.
Alcune regioni di questo territorio furono però restituite all'originaria proprietaria danese a seguito della prima Guerra Mondiale, nonostante la Danimarca, dichiaratasi neutrale, non vi avesse preso parte.
Nuovamente, la Danimarca preferì dichiarare la propria neutralità in occasione del secondo conflitto mondiale, ma, nonostante ciò, il 9 aprile del 1940, venne invasa dalle forze tedesche. Venne comunque accordato il diritto di autoregolamentazione, successivamente soppresso (1943) a causa del pericolo che i movimenti di resistenza danesi rappresentavano per le forza militari tedesche.
Al termine della seconda guerra mondiale, la Danimarca divenne uno dei membri fondatori della Nazioni Unite e della NATO; nel 1973, aderì alle CEE e, successivamente, all'Unione Europea.